I diari di Hitler
Il primo aprile 1983, l'autorevole storico Hugh Trevor-Roper riceve una telefonata dal vicedirettore del "Times", Colin Webb, che gli chiede di autenticare del materiale assolutamente esplosivo proveniente dalla rivista "Stern": niente meno che i diari privati di Hitler.Com'è noto, lo scoop che sembrava destinato a cambiare l'interpretazione della storia del Novecento si sarebbe rivelato una delle più costose e sensazionali truffe dei nostri tempi: sessanta quaderni apparentemente di pugno del dittatore nazista pagati quasi quattro milioni di dollari, che nel giro di due settimane, però, risultarono solo una "rozza contraffazione". Robert Harris, affermato autore di thriller di successo, racconta in modo dettagliato e avvincente l'incredibile vicenda di uno dei più paradossali ed eclatanti episodi del mondo dell'editoria. Una vicenda straordinaria, piena di personaggi straordinari: il falsario, che inizia la sua carriera contraffacendo buoni pasto e che poi con i suoi manoscritti inganna storici, periti calligrafi e consumati uomini d'affari; il disinvolto e credulone reporter di "Stern" che è al centro dell''affare del secolo' e che, prima di essere smascherato, riesce a lungo a truffare tutti, compreso il falsario; i dirigenti del settimanale tedesco che consegnano numerose valigie di denaro contante per ottenere i preziosi diari dalla cui vendita pensano di guadagnare diversi milioni di dollari; i proprietari di giornali e di media, come Rupert Murdoch, e i direttori del "Sunday Times" e di "Newsweek", accecati dalla sete di rivelazioni scottanti al punto di abbandonare ogni prudenza; alcuni collezionisti di cimeli nazisti, tra i quali un aristocratico inglese, un miliardario texano e un industriale tedesco che spende una fortuna per acquistare una collezione di falsi dipinti di Hitler. E, non ultimo, lo stesso Fuhrer, misterioso, enigmatico, inquietante, all'ombra del quale si svolge l'intera storia raccontata magistralmente da Harris.
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