A voce piena
Per gran parte della loro vita Julian e sua sorella Paula, due giovani californiani, hanno vissuto in una casa dominata dal silenzio, testimoni della sofferenza di un padre scampato all'Olocausto che non ha mai voluto rivelare la sua tragedia. Morendo, quest'uomo ha portato con sé i suoi demoni, ma il suo passato non ha smesso di riflettersi sulla vita dei figli. Scienziato affascinato dai numeri e dalla fisica, Julian vive una vita regolata e solitaria in una stanza tappezzata di televisori sempre accesi, terrorizzato da tutto, forse in primo luogo da se stesso: "Mio padre aveva portato con sé la sua tristezza, sotto la pelle come il sangue. E adesso quella tristezza era diventata mia, come se l'avessi provata da sempre". Paula, invece, si è lanciata nel mondo e insegue una carriera di cantante lirica: "Il canto era l'unico dono che potessi offrire a mio padre. Che cosa mai gli fosse successo laggiù, in guerra, era avvolto nel silenzio. Così io riempivo la casa di musica. Cercavo di dargli gioia". Finché un giorno le loro vite subiscono un improvviso cambiamento. Nel trasferirsi in Europa per una serie di audizioni, Paula chiede a una giovane rifugiata sudamericana, Sola, di prendersi cura del fratello. Anche Sola ha una storia di fuga e di sofferenza, un passato da dimenticare: "Voglio essere pulita come una finestra, diventare trasparente per essere attraversata dalle cose fino a trasformarmi semplicemente in una superficie liscia fra un luogo e un altro". Mentre Paula, attraversando l'Europa, ricompone i frammenti della vita del padre fino a scoprirne il terrificante segreto, Julian si trasforma nell'attento testimone della storia di Sola, trovando un'imprevedibile solidarietà. Per tutti e tre è finalmente giunta l'ora di affrontare le ombre che li hanno perseguitati e di ritrovare un'arte del vivere che supera il dolore, dando un senso alla tragedia di cui il mondo e la Storia sono spesso colpevoli. Romanzo sul silenzio, la pietà, la fratellanza, sulle ferite che ci impediscono di amare, "A voce piena" tocca una corda profonda là dove si annidano le nostre paure, e la fa magistralmente risuonare. "Un libro di grande eleganza, intenso e avvolgente" ha scritto il celebre scrittore americano Richard Ford. "Se l'intento di Elizabeth Rosner era mostrarci l'esistenza di una forza vitale dove non avremmo mai pensato di trovarla, aiutandoci così a cambiare noi stessi, ci è perfettamente riuscita".
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