Il sacco di Roma. 6 maggio 1527: l'assalto dei Lanzichenecchi
Lunedì 6 maggio 1527: Roma è assediata dai Lanzichenecchi. Un immaginario cronista è sul posto, con il compito di raccontare ora per ora quella che già si preannuncia come una drammatica giornata. Naturalmente, nel Cinquecento non esistevano i giornali quotidiani. Ma la finzione serve all'autore per compiere un viaggio nel tempo narrando quella spaventosa vicenda come se fosse vissuto cinque secoli fa. Il risultato è un libro scritto in presa diretta, i fatti di cui si parla sembrano descritti da un testimone reale: dall'uccisione del comandante imperiale alla precipitosa fuga del papa a Castel Sant'Angelo, dalla strage dei malati nell'ospedale Santo Spirito alla caduta delle ultime resistenze pontificie a ponte Sisto. L'autore non si limita a descrivere le fasi della battaglia ma, nel diario degli avvenimenti, racconta anche la vita 'normale' nella Roma dell'epoca.
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