Mompracem!

Mompracem!

Ogni scrittore ha un suo fato postumo. Quello di Salgari è stato sempre la sottolineatura del distacco tra l'uomo, che non era mai andato da nessuna parte, e lo scrittore che con la sua immaginazione aveva intravisto isole remote, mari estremi, foreste impenetrabili e uomini eccezionali. Solo nella morte che si procurò, un harakiri artigianale, gareggiò in furore con il più esaltato dei suoi eroi. Scrittori diversissimi per età e ispirazione rendono omaggio con questa antologia a Emilio Salgari. Oggi tutti vanno dappertutto e sembra che lo spazio del sogno si riduca sempre di più. Eppure, anche attraverso le pagine più o meno disilluse dei contemporanei, si capisce perché il mondo di questo scrittore 'per ragazzi' dura, diffondendo una suggestione intatta e potente. Questo piccolo scrivano veronese, perseguitato dai creditori, turlupinato dagli editori, misconosciuto (fino a ieri) dai critici, resiste - e sia detto con tutta l'enfasi che è possibile metterci - come resistono i grandi.
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