L'amante di Napoleone
Polonia, 1806. Maria ha vent'anni, è una donna bellissima e dolce, inesperta della vita e dell'amore, sposata a un anziano nobile polacco, Anastasy Walewski. Figlia di un aristocratico caduto in guerra contro i russi, adora il suo paese, che nel 1795 è stato smembrato tra le potenze confinanti fino a perdere persino il nome sulle mappe. Napoleone, trentasettenne, è il conquistatore trionfante d'Europa. A Varsavia incontra Maria, ed è il colpo di fulmine. Travolta e lusingata dal suo ardore, fiduciosa di poter aiutare il proprio paese, la giovane ne diventa l'amante. Finirà per innamorarsene perdutamente e, due anni e mezzo più tardi, gli darà un figlio. Ma quest'evento, che pure riempe di gioia Napoleone, sembra ridestare in lui le aspirazioni a fondare una dinastia: di lì a poco divorzia da Giuseppina e sposa Maria Luisa, figlia dell'Imperatore d'Austria. Da allora, però, il suo astro tramonta. Con la campagna di Russia, il crollo delle alleanze, le difficoltà sul fronte spagnolo, infine la battaglia di Lipsia, è costretto ad abdicare. Maria, nonostante tutto, rimane al suo fianco: lo raggiunge nel suo esilio all'isola d'Elba, gli è vicina dopo la tragica sconfitta di Waterloo e fino alla partenza per Sant'Elena. Morirà tre anni dopo. Il loro figlio Aleksander, cui Walewski ha dato il suo nome, farà una brillante carriera sotto Napoleone III come ambasciatore di Francia a Londra e poi ministro degli Esteri.