La nostra vita nelle stelle

Un padre e i suoi quattro figli in un'Irlanda immersa in un clima leggendario, fuori dal tempo, fuggono dalla miseria, dall'ingiustizia, dall'oppressione, dalle conseguenze della loro natura ribelle, alla ricerca della libertà e di un luogo in cui poter costruire una vera casa. E' il 1845, il raccolto delle patate è andato completamente distrutto, e ciò basta a scatenare una spaventosa carestia che provocherà in pochi anni un milione di morti, dando il via a un'emigrazione obbligata e disperata. Quella di Francis Foley, il patriarca, e dei suoi quattro figli, Tomas, i gemelli Finan e Finbar e Teige è una saga familiare di grande intensità, dove pagine di pura poesia si fondono magnificamente con avventure degne della più nobile tradizione del romanzo picaresco. In una continua alternanza di scenari e di atmosfere, il lettore segue le vicende dei protagonisti: dalla celebre corsa per la conquista di un apprezzamento nelle vergini terre del West, a cui partecipa Tomas, il primogenito, all'isola 'segreta' dove il vecchio si rifugia con Teige, il figlio minore, al viaggio dei gemelli con una carovana di zingari, alla fuga d'amore di Teige con la moglie di un altro. Sulle vicende terrene di questi uomini che portano con sé l'orgoglio e la fierezza della loro gente dominano i simboli della mitologia celtica, e la natura, le costellazioni, le leggende millenarie accompagnano i destini dei protagonisti anche quando sono lontani migliaia di miglia dalla loro terra. E' come se l'autore, concedendo ai lettori un patrimonio familiare fin lì tenuto gelosamente stretto, avesse pagato un debito morale con Francis Foley e i suoi ragazzi, inghiottiti dal tempo e destinati a un silenzio senza nome, come i poveri morti della grande carestia.