Segreti dei Gonzaga
La corte mantovana e il suo mondo sontuoso, lascivo e mortuario danno vita a uno dei racconti più amari e segretamente crudeli che Maria Bellonci abbia mai scritto: crudeltà della ragione dinastica; crudeltà, morbosa e sfrenata, del sesso e dell'amore; crudeltà del fasto e della ricchezza, impotenti contro le leggi della natura e della vita. "I Gonzaga di questo libro sono persone della vita come sono personaggi della storia" ebbe a dire Giancarlo Vigorelli. E in effetti, la vocazione del narratore, alternandosi a quella dello storico, spesso prende il sopravvento privilegiando l'animo e le elezioni dell'umanista, la predilezione allo scandaglio psicologico, la ricerca di una verità privata, di cui il documento non è che la sollecitazione pratica che dà corso alle reazioni a catena di una 'memoria' fantastica e fuori del tempo.