La donna che fuggì a cavallo
"Il concetto del personaggio teleguidato dall'alto (il senso di un destino ineludibile) e dal basso (la forza cieca dell'istinto che non si può controllare)" scrive Eraldo Affinati nella sua introduzione a questo volume "chiarisce il profondo nesso che unisce "L'ufficiale prussiano" e "La donna che fuggì a cavallo", due fra i più bei racconti mai scritti da David Herbert Lawrence e qui presentati con l'indispensabile ausilio del testo originale a fronte. "La donna che fuggì a cavallo" "è la storia di un viaggio spirituale alla ricerca delle radici smarrite, protagonista una donna senza nome, orfana del libero arbitrio, che vive in un ranch del Nuovo Messico con figli e marito e che, dopo aver casualmente ascoltato una conversazione mondana di alcuni conoscenti riguardo le popolazioni indigene circostanti, monta in sella e s'addentra, fra montagne rocciose e pietrificate, nella riserva degli indiani Chilchuis, che la sacrificheranno ai loro dei". Libro di culto per alcune generazioni di scrittori, da Cesare Pavese a Max Frisch, "La donna che fuggì a cavallo" segnò il punto di non ritorno dello stesso Lawrence, che morì due anni dopo averlo visto pubblicato a Londra.Edizione con testo originale a fronte.
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