Sei personaggi in cerca d'autore-Enrico IV
Cinque personaggi si presentano a un Capocomico e raccontano di essere stati inventati da un Autore che li ha abbandonati senza risolvere la loro storia nelle forme dell'arte. Creature vive e autonome quali oramai sono, essi soffrono il fatto di dover imprigionare negli schemi generici e convenzionali del linguaggio scenico le proprie vicende, ossessivamente presenti alla loro memoria; tuttavia, in quanto 'personaggi', la finzione teatrale a cui il Capocomico grossolanamente li avvia rappresenta l'unica fonte di salvezza. Il dramma investe, con un pathos morale forse mai toccato da Pirandello, il contrasto tra arte e vita, tra finzione e realtà. Lo stesso problematico motivo anima la tragedia del giovane improvvisamente impazzito che, trovatosi nei panni di Enrico IV, crede di essere l'imperatore di Germania ed è costretto a fingersi tale anche dopo aver riacquistato la ragione. Nell'ardita tecnica scenica e nel desolato scavo dell'animo umano, questi due drammi, per la loro alta significazione poetica, appartengono ai classici del teatro universale.
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