Chic. Viaggio tra gli italiani che hanno fatto i soldi
Cantautori pauperisti con più macchine di una concessionaria, feste al night per bambine di tre anni con elezione di Miss Baby Cubo, condominii a Montecarlo stracolmi di evasori con il dono dell'ubiquità, yacht con mille metri quadrati di marmo e libri di compensato, tombe con videoregistratore e aria condizionata, coccodrilli da salotto e tarantole da passeggio. E poi bambole gonfiabili de luxe per amministratori delegati, maghi di paese con tre miliardi nella legnaia, comunisti indignati con ombrelli da un milione, bambine che si rifanno le tette come premio per la pagella delle medie, chef-à-penser di sinistra, arrampicatrici sociali di destra. Nome per nome, eccesso per eccesso, idiozia per idiozia, Gian Antonio Stella va alla scoperta degli italiani che hanno fatto i soldi e hanno smarrito l'anima. Un reportage spassoso e feroce attraverso un Paese che, tra sacche di povertà e di dolore, si è riempito di miliardari, pseudomiliardari e aspiranti miliardari. Un Paese che è sempre più ricco di denaro e sempre più ansioso di apparire.
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