Elefanti in giardino

"Il silenzio assoluto della notte africana, uno schianto improvviso, passi concitati che si avvicinano: "Mama, mama iko ndofu kwa shamba. Gli elefanti sono entrati di nuovo nel giardino". Sono già in piedi, in una mano la torcia e nell'altra il fucile. Seguo gli uomini nella notte e, ancora una volta, mi sorprendo a pensare quanto sono lontana dall'Italia." L'avventura africana di Kuki Gallmann -rimasta sola, dopo le tragiche morti del marito Paolo e del figlio Emanuele, a difendere nel cuore del continente la grandiosa natura e gli animali selvaggi del suo ranch- ha ispirato ormai milioni di lettori in tutto il mondo. Ma la sorgente della forza d'animo, della fede di Kuki -unica donna in un mondo di uomini, unica europea in mezzo a tribù ancorate alla preistoria- in un sogno all'apparenza impossibile, è rimasta fino a oggi nascosta: che cosa ha trasformato una ragazza abituata alla vita comoda e ai divertimenti in una delle più coraggiose figure femminili di questa anni? La risposta è nelle pagine di Elefanti in giardino, senz'altro il suo libro più personale e intimo, nel quale la Gallmann trascina con sé il lettore attraverso un lungo periodo di storia che passa dalle tragedie della guerra in Italia alle movimentate vicende personali e familiari. Il mondo scomparso della vita di campagna in una famiglia di donne, la nonna bellissima e un po' strega, la fuga notturna per evitare di diventare ostaggi dei fascisti di Salò si fondono con le storie di Michael il marciatore, Cheptosai l'amica della tribù dei Pokot e dei tanti altri personaggi indimenticabili dell'altopiano di Laikipia. Il racconto ci accompagna attraverso paesaggi mozzafiato, che portano ancora con sé il sapore esotico della lontananza, evocando gli spazi senza confini di un'Africa magica. La memoria e l'immaginazione sono libere di correre sotto la spinta leggera di un colore, un odore, o il fruscio di un animale. Elefanti in giardino è un libro di memorie, una rievocazione di colori e di sapori che hanno saputo accompagnare -e spesso consolare- l'autrice nel percorso della sua intera esistenza.E' l'affermazione di una vocazione intima e coerente e, nello stesso tempo, è l'omaggio a una terra capace di stimolare quella fantasia che, in sé, rappresenta una delle maggiori forme di libertà.