Martin Bauman
All'inizio degli anni Ottanta, Martin Bauman, diciannovenne intelligente e ambizioso quanto fragile e insicuro, viene ammesso in un prestigioso college americano per seguire i corsi dell'enigmatico ed elusivo Stanley Flint, il leggendario editor che con una sola parola può far decollare una carriera. Per Martin è la realizzazione di un sogno e l'inizio della sua avventura di scrittore. Desideroso di affermarsi e investito dal vortice di quel decennio pieno di frenesie e di eccessi, Martin si trasforma infatti da brillante studente in protagonista del giovane mondo letterario newyorkese, che vive una stagione di profonda irrequietezza e grande creatività. Ma se il successo sembra arridergli senza fatica, la sua vita affettiva e un costante senso d'insoddisfazione non smettono di tormentarlo. C'è, al fondo, ossessiva e pungente, l'austera immagine di Stanley Flint, uno scomodo ideale di perfezione, il padre letterario con cui fare dolorosamente i conti per affermare la propria identità. Romanzo di formazione di uno scrittore e di un omosessuale, "Martin Bauman" è anche un affascinante romanzo 'storico'.
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