Cristo e la sfinge
Secondo gli "Atti di Andrea e Mattia", Cristo chiamava la Sfinge "essere celeste", "simile ai cherubini". Simbolo del mistero in Egitto e della ragion critica in Grecia, la Sfinge è anche presente nella cultura cristiana. Compare nei templi, nei codici miniati, nei canzonieri, nella scultura e nella tradizione pittorica occidentale, sulle tombe dei credenti, negli appartamenti dei pontefici. Affianca i grandi miti del potere la cui storia s'intreccia con quella di Cristo, da Adamo a Mosè, da Erode ad Augusto e Costantino. Perché la Sfinge si tiene teneramente sul seno Maria e il suo figlioletto Gesù nella fuga in Egitto? Perché il bambino si incanta davanti alla Sfinge di Giza? Perché la Sfinge si apposta sul trono di Erode durante la strage di Betlemme? Romeo De Maio disegna le tappe di un appassionante viaggio filosofico, storico, poetico e artistico che ci introduce all'enigma della Sfinge e ce ne illustra le origini, il significato e il suggestivo e fondamentale rapporto con il figlio del Dio cristiano. Come Cristo, sostiene l'autore, anche la Sfinge ha una natura molteplice: come Cristo, anche la Sfinge richiede un'intuizione, un atto di fede.
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