L'invenzione della poesia. Le lezioni americane
Per un gioco del destino che Jorge Luis Borges avrebbe senz'altro amato, le lezioni da lui tenute ad Harvard dall'autunno del 1967 alla primavera del 1968 sono ricomparse solo di recente, rivelandosi come lo straordinario racconto di un amore per la letteratura durato una vita. Per oltre trent'anni queste sei conferenze non furono stampate, mentre i nastri su cui erano state registrate, e che ne rappresentano l'unica testimonianza, "subirono il destino di accumulare polvere sotto la volta di una biblioteca". Gli interventi che lo scrittore argentino tenne a braccio, grazie alla memoria e all'erudizione fenomenali che lo sostenevano, costituiscono una grande introduzione alle gioie della poesia, un indugiare riflessivo su temi diversi, ma sempre legati fra loro dalla stessa ricerca vitale del senso della bellezza. "L'invenzione della poesia" è un libro ricco di suggerimenti dove l'universalità e la sensibilità dell'esposizione mai accademica ci danno l'impressione di entrare direttamente nei labirinti della grande biblioteca di ogni tempo; uno scrigno di tesori letterari offerti in una forma che conserva l'immediatezza, l'umorismo e le occasionali esitazioni del suo carattere orale.