Di qua e di là dal cielo
Aspra e sognante come forse nessun'altra età della vita, l'adolescenza dei ragazzi della "banda del Braun" è un rigoglio continuo di grandi speranze, di nuove amicizie e scoperte, ma anche uno spurgo di viltà e tradimenti, oltre che sorgente inesauribile di slanci ideali e sbandamenti amorosi.Colte nell'euforica, straziante fragilità di questo passaggio epocale, nell'hinterland milanese degli anni Settanta, la rabbia, la gioia, la voglia di vivere di figli ormai pronti a trasformarsi in giovani uomini e giovani donne si esprimono in "mitiche" sfide di calcio, in lotte per l'egemonia, nell'invenzione di una lingua propria, nel confronto coi "grandi", nelle scoperte stridenti e indicibili dei lati più bui dell'anima. Orrore e pietà caratterizzano la storia del Magico Albino, che con la perdita del padre alcolizzato, accusato di aver violentato la figlia, ritrova se stesso. Desiderio e frustrazione colorano l'esperienza del giovanissimo Ruscius, la cui indole ribelle e selvaggia si spezza precipitando da un'impalcatura, nel cantiere dove si costruisce il primo ipermercato del Paese. E infine, rivalse e mutamenti scandiscono l'amicizia fra Seba e Telonius, che aspirano ad un mondo diverso: il primo rinuncia agli studi di teologia per entrare in clandestinità e diventare terrorista, il secondo esce dal seminario per andare incontro alla sua vera vita. Tutti sono destinati a capire, scontandolo nella propria carne, che cosa significa trovarsi "di qua e di là dal cielo", dalla parte giusta o dalla parte sbagliata, quando la vita ti trasforma in uomo.
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