Mattinate fiorentine
Dopo l'entusistico ritratto della Serenissima tracciato nelle "Pietre di Venezia", John Ruskin si dedica con "Mattinate fiorentine" ad un'altra tappa fondamentale di quel Grand Tour che vedeva nelle città d'arte del nostro paese il suo climax. Agli occhi dell'autore Firenze è la sintesi somma del primitivismo etrusco e insieme delle simmetrie classiche. Ironico e tagliente nei confronti dei turisti britannici all'assalto di chiese e monumenti, Ruskin abbozza un raffinato affresco della città, ricco di intuizioni folgoranti e di tesi seducenti ispirate dai ritmi lenti delle ore mattutine. Lo sguardo penetrante del critico e la visione quasi romanzesca dell'uomo di lettere compongono, con gli splendidi acquerelli, una guida d'eccezione alla città, restituita nel silenzio quasi irreale del viaggiatore ottocentesco.
Momentaneamente non ordinabile