Una mattina in Virginia
Una mattina in Virginia è il primo libro di narrativa pubblicato da William Styron dopo "La scelta di Sophie" (1979). "Una ricostruzione fantastica di avvenimenti reali collegati l'uno all'altro da una catena di ricordi", secondo la definizione che ne dà lo stesso autore. E con un grande, silenzioso protagonista: la Virginia, terra di Styron, quella in cui è cresciuto e che sta al centro della sua opera. Sono tre racconti in cui uno stesso narratore ricorda la sua giovinezza nel profondo Sud americano prima della Seconda guerra mondiale, tre episodi che segnano la progressiva perdita dell'innocenza. Ma sarebbe meglio dire tre storie in cui un grande scrittore gioca con la memoria e l'immaginazione su temi già alla base dei suoi più celebri romanzi: l'eredità dello schiavismo e del razzismo, le sottili violenze che si nascondono dietro i legami familiari, la tragedia della guerra. Storie, come ha scritto il New York Times, che "riverberano e risuonano l'una con l'altra in un modo che sorprende e affascina. Insieme, rimandano un bagliore ineffabile, come le sfaccettature di una pietra preziosa. L'effetto è a un tempo straziante e stranamente consolatorio".
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