Dopo 2000 anni di cristianesimo
E' vero, come già scriveva nel 1942 Benedetto Croce, che tutti noi, a prescindere dalla fede personale, "non possiamo non dirci cristiani"? Qual è stato l'apporto del cristianesimo nella formazione della civiltà occidentale? Che cosa della nostra civiltà, senza il cristianesimo, non sarebbe esistito o sarebbe stato radicalmente diverso? E' vero che tutti i valori alla base della nostra società e della nostra cultura presentano inequivocabili radici cristiane? Che il cristianesimo abbia plasmato di sé la storia dei popoli occidentali è un dato di fatto incontrovertibile. Ma qual è il bilancio che, dopo 2000 anni, se ne può trarre? E' positivo o negativo? e la civiltà occidentale ha ancora bisogno di cristianesimo? oppure si è ormai completamente emancipata dalla sua tutela e può farne tranquillamente a meno, magari aprendosi alle religioni non cristiane? Rispondono, ciascuno per la propria disciplina, autorevoli studiosi: per la storia Sergio Romano e Giorgio Rumi; per la letteratura Maria Corti; per la filosofia Massimo Cacciari e Giovanni Reale; per la scienza Cesare Barbieri e Giovanni Neri; per l'arte Timothy Verdon. Un bilancio, culturale e laico, del pensiero che caratterizza l'esperienza e la coscienza collettiva della nostra civiltà.Contributi di:Sergio Romano, Giorgio Rumi, Maria Corti, Massimo Cacciari, Giovanni Reale, Cesare Barbieri, Giovanni Neri, Timothy Verdon.A cura del Servizio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per il Progetto Culturale.
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