L'amorosa visione
Il sogno mirabile e la visione sovrumana sono già nell'antichità greco-latina moduli letterari consueti per introdurre descrizioni di mondi celesti e presentazioni di verità ultraterrene, e diventano un 'genere' tra i più ricchi e amati nell'ambito della cultura medievale, fino a ricevere la loro più alta consacrazione nella 'Commedia' dantesca. Con l'"Amorosa visione" Boccaccio si accosta a tale genere e nel contempo lo rinnova profondamente, dando forma con questa composizione al suo credo morale-allegorico: egli ritrae la grandezza, lo splendore, la vanità dei beni terreni in grandiosi quadri, in cui attorno alle figure simboleggianti la Sapienza, la Fama, la Ricchezza, l'Amore, la Fortuna sono disposti i grandi che ne godettero o soffersero colti spesso nelle loro azioni più famose, veri e propri 'trionfi' che si riallacciano alla splendida tradizione pittorica medievale.