Equivoci & sentimenti. Perchè ci sentiamo incompresi

"Ma parlo arabo?" ci si domanda a volte, identificando in un idioma sconosciuto il simbolo più forte dell'incomunicabilità fra noi e gli altri. Invece, a giudicare dai casi raccontati in questo libro, il maggior veicolo di incomprensione è proprio la lingua che meglio conosciamo, quella che parliamo ogni giorno. A creare grandi equivoci e a confondere i sentimenti non è solo quello che si dice ma anche quello che non si dice, non quello che si fa ma ciò che si crede di aver lasciato intendere, e non solo con il linguaggio verbale, ma anche con gli sguardi, i gesti, gli atteggiamenti. Nelle storie di questi Incompresi, i fili della comunicazione si srotolano sui binari paralleli: il lettore, guidato dall'esperienza dell'autrice, sente che queste persone rischiano di non incontrarsi mai, comprende i motivi della loro distanza e può persino immaginare una frase, un gesto, un evento capaci di ristabilire un contatto tra due realtà divenute inconciliabili. Perchè di fatto - e la Schelotto lo illustra passo dopo passo - l'incomprensione non nasce da se stessa e non termina là dove è iniziata: parte da lontano, cresce si espande e si alimenta di cose così banali e apparentemente insignifacanti da sembrare assurde: una teiera, uno sciopero in aereoporto, un regalo di compleanno diventano altrettante "gocce" di traboccanti malintesi.Ci sono storie e riflessioni, intuizione e ricerca in questo libro, ma non esistono ricette o scorciatoie nel lungo e faticoso percorso di chiarimento con se stessi e con gli altri. In "Equivoci & sentimenti" ognuno di noi potrà ritrovare se stesso e le proprie difficoltà a comunicare; Gianna Schelotto ci suggerisce i modi per imparare a trasmettere e ricevere, senza interferenze e senza timori, tutte le sfumature delle nostre emozioni. E grazie a questo libro riusciremo forse a individuare e quindi a chiarire, molti dei dubbi e dei malintesi con cui ogni giorno ci misuriamo.