La visitatrice
L'azione del romanzo si svolge a Trieste. E' il periodo successivo all'indipendenza della Repubblica di Slovenia. Un anziano negoziante di abbigliamento, gravemente ammalato senza che la moglie e la figlia ne abbiano piena consapevolezza, accompagna le due donne alla stazione. Partiranno per un breve viaggio di acquisti in vista delle nozze della giovane, lui invece le aspetterà in città, da solo per la prima volta dopo tanti anni.E' come se Emilio sentisse che qualcosa sta per succedere, e infatti si accorge che una donna, alta, imponente, sui quarant'anni, da un pò di tempo continua a seguirlo. Per tutta la strada, fin sul pianerottolo di casa, dove ogni equivoco deve per forza sciogliersi. Ma una volta in casa, la donna gli prepara una rivelazione sconvolgente: afferma di essere sua figlia.Tra accessi della malattia, incredulità, smarrimento, l'uomo ripercorre il torbido periodo della sua giovinezza trascorsa nell'agiata Lubiana del dopoguerra comunista, quando insieme a un vecchio partigiano piemontese ebbe una fosca notte d'amore con una infermiera in preda all'alcol. Che la visitatrice, figlia di quell'infermiera che è comunque riuscita ad allevarla e a portarla alla laurea in medicina, voglia riscattare la memoria della madre?Ma insieme al ricordo di quella notte, alla memoria di Emilio ritorna la sua intensa storia d'amore con Brigida, la giovane moglie del partigiano, costretta a condividere col marito un esilio per crimini di guerra.Questo romanzo breve ma di intensità lacerante si svolge nell'arco di due notti, richiamando alla mente di un uomo malato come in una sorta di gran finale della vita, tutti i fantasmi di gioventù, la tristezza della carne, il gusto amaro dell'utopia che finisce e dell'amore che viene tradito. Vertice e summa dell'arte Tomizza, La visitatrice commuove per l'asciutta forza della sua narrazione e per l'esplicito valore di testamento umano e letterario di uno dei nostri scrittori più amati.
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