Tracce dell'anima

Lorenzo, un attore di prosa giunto alla maturità, vive in solitudine giorni tormentati alla ricerca della sua anima, che egli crede dispersa nei tanti personaggi che ha interpretato sulla scena. All'inizio della vicenda è una sensazione appena superficiale, ma è destinata a rafforzarsi nel procedere della sua storia sentimentale con Rossana, fino a diventare una presenza ossessiva. Perché Rossana, benché invaghita di Lorenzo, non intende tradire il marito, un regista capriccioso e famoso, stimato per il suo talento quanto noto per la sua inaffidabilità sentimentale.Questo è lo stato dei fatti ad apertura di un romanzo di forte tensione morale, una storia in cui si intrecciano eros e psiche, passione e rimorsi, vanità e desideri di espiazione. Ma su tutto è dominante il tema spirituale, cioè la presenza di un'anima modernamente intesa, fuori dagli schemi confessionali, l'anima che ciascuno di noi può riconoscere in sé come intima essenza. Ecco allora che il lettore è portato a far proprie le domande esistenziali che assillano Lorenzo e a penetrare nel mondo del teatro contemporaneo, vivendo insieme all'attore in prima persona, la ricerca di un'identità smarrita.Così anche l'incontro con Sissi, la bella divorziata conosciuta ad una festa, non avrà per Lorenzo altro esito che condurlo ad una definitiva presa di coscienza: un mutamento irreversibile è ormai avvenuto dentro di lui, una specie di "conversione laica" a nuovi valori, mai sperimentati in passato.A due anni di distanza da "L'amore immaginario", Castellaneta ha messo in scena un'altra avvincente metafora, dopo quella della rinuncia. E' la supremazia della dimensione spirituale sulla semplice soddisfazione carnale, la prova che gli ostacoli della vita possono essere vinti dalla forza di un sentimento che non cede a nessuna lusinga. In una parola, il romanzo è il tentativo di approdare, analizzando i meccanismi della fedeltà come quelli della passione, alle soglie del grande mistero che chiamiamo anima.