Lidia e i turchi
Cos'è che unisce il destino di Mustafà Lekani, spregiudicato uomo d'affari turco e Lidia, graziosa quattordicenne russa? In apparenza nulla, eppure la ragazzina, rapita a tradimento, si ritrova in viaggio verso il Bosforo, dove l'aspettano un gineceo di donne maliziose e "un destino peggiore della morte": un mondo estraneo e indecifrabile, dunque, per una che ha vissuto i suoi pochi anni chiusa nel modesto orizzonte di una remota cittadina di provincia. Ma chissà che alla fine non sia proprio lei, capase di affrontare l'ignoto con la spietata, quasi stolida naturalezza dei semplici , a poter dire, come nell'Ingenuo di Voltaire: "La sventura serva a qualche cosa...". Un romanzo dagli incanti inattesi, che sovrappone a paesaggi lontani le voci, gli odori, i colori di un Meridione fiabesco e prodigioso, raccontatom dalla voce di un Brasile moderno.
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