India
V. S. Naipaul (Trinidad 1932) torna in India dopo quasi trent'anni. Lì affondano le sue radici di pronipote di contadini emigrati nei Caraibi, che ha potuto avere, a Oxford, una raffinata formazione culturale occidentale. Riaffora in lui il bisogno di cancellare la sua "insofferenza" per quel mondo, e "l'idea di abiezione, di sconfitta e di vergogna" che ha sempre portato nel sangue può finalmente misurarsi con la nuova realtà dell'India in trasformazione. La civiltà indiana è a un punto di svolta, la gente è più ricca, si è formata un'idea di nazione e persino il potere della religione sta cambiando. Una realtà che si delinea in prospettiva in questo diario di viaggio con il respiro di un romanzo, in cui ogni personaggio ha una sua storia, rivelatrice dei mille aspetti della realtà dell'India, tra rivolte, forme di intolleranza e una tradizione di autosacrificio sconosciuta all'Occidente.
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