Poesie

Poesie

Nel panorama della poesia del Novecento l'opera di Costantino Kavafis occupa un posto molto particolare. Cupo, solitario fino all'autosegregazione, ma, allo stesso tempo attratto dalla vitalità e dalla solarità mediterranea, il poeta neoellenico rifiuta in blocco ogni aspetto del suo tempo, tuffandosi invece, con perenne meraviglia nelle suggestioni delle leggende mitologiche e della storia antica. Con le sue liriche Kavafis ricrea il mondo ellenistico pagano-cristiano dell'antica Alessandria nella sua pienezza, traendone in continuazione simboli e motivi. Il risultato di questa operazione letteraria è la continua, disperata ricerca di una bellezza misteriosa e inafferrabile, un'evocazione di attimi nascosti e di amori cantati ora con accenti violentemente sensuali ora accorati e nostalgici, mescolati a una tragica visione della storia intesa come eterno scontro tra gli uomini e il destino.
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