Dio e la scienza moderna. Il dilemma della prima mossa
"Oggi assistiamo a uno strano fenomeno: da un lato i filosofi e i teologi appaiono interdetti, titubanti e persino rinunciatari davanti alla semplice possibilità di discutere razionalmente dell'esistenza di Dio, dall'altro gli scienziati parlano e teorizzano su Dio senza ritrosie o imbarazzi di sorta". Alla ricerca delle origini di questo apparente paradosso l'autore ripercorre la storia dei rapporti non sempre facili tra scienza, filosofia e religione. Posizioni sul divino spesso divergenti, per esempio quelle di Newton e Einstein, e interpretazioni suggestive, come quelle della fisica quantistica che si richiamano alle filosofie orientali, preparano il terreno all'attuale discussione sul ruolo del caso nell'evoluzione e alle cosmologie contemporanee, speso concepite per sfuggire al vincolo della genesi dell'universo da una "prima mossa". In questo nuovo contesto oggi si ripropone la domanda: per giustificare il mondo è necessaria l'ipotesi di Dio?
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