Il verbo degli uccelli
Tra le numerose opere attribuite a Farid-ad-din 'Attar, uno dei più grandi poeti mistici persiani vissuto tra il 1100 e il 1200, "Il verbo degli uccelli" è senz'altro la più celebre. Costruita secondo un'articolata struttura dialogica che rielabora epistole filosofiche di vari autori antichi, l'opera, più che un poema narrativo in senso stretto, è un libro sapienzale basato sul volo degli uccelli. I volatili, riuniti in convegno, scelgono come re il favoloso uccello Simurgh (simbolo della divinità) e decidono di raggiungere la sua corte. Ma solo trenta su centomila riescono ad arrivare a destinazione, dopo aver attraversato le sette valli lungo cui si snoda la mistica via. E' un viaggio di iniziazione verso la sapienza, alla scoperta della piena identità fra il "mare dell'anima" e il mare divino: raccontato in un poema che chiede di andare oltre la musica dei suoi versi, per penetrare i segreti che rileva.
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