C'era una ragazza
La memoria possiede una carità feroce: il passato riempie ogni singolo attimo della nostra esistenza. Spesso i ricordi delle persone che abbiamo amato rivivono nei nostri pensieri e nelle cose ereditate da loro. Una foto, un oggetto rivestono per noi una grande importanza, anche perché, inconsciamente, siamo sicuri che in quella foto, in quell'oggetto permanga qualcosa della persona a noi cara. Senza ricordi, tutti noi saremmo soli nel presente e indifesi di fronte al futuro.C'era una ragazza è un libro sincero, delicato e commovente sul passato che ci accompagna, sul ricordo e la sua feroce carità. In esso Palombelli non racconta solamente la propria storia familiare, ma estrae dal baule della memoria sentimenti e valori che possono dare un significato ai nostri gesti quotidiani. In questa sua "lettera ai figli", l'autrice ripercorre - senza la volontà di offrire una chiave di lettura storica - il ventennio del fascismo, il dopoguerra, gli anni Sessanta, il Sessantotto: momenti che hanno segnato il corso di tante esistenze e che qui si condensano, con incanto e leggerezza, in piccoli esempi di vita. Perché, come ha scritto Montaigne, "il valore dell'esistenza non sta nella lunghezza dei giorni, ma nell'uso che ne facciamo; uno può aver vissuto a lungo, e tuttavia pochissimo".
Momentaneamente non ordinabile