Il letto di Alice
Alice non è più una bambina, ha abbandonato il Paese delle Meraviglie ed è diventata seducente, irresistibile, irriverente verso il mondo dei maschi. Nella sua camera d'ospedale, dove è costretta all'immobilità da una malattia misteriosa, entrano ed escono genitori stravaganti, innamorati respinti, spasimanti bizzarri, e poi medici sedotti e seduttori, infermiere impertinenti, scocciatori di varia natura. Il suo letto diventa così un folle volano, un osservatorio dal quale il lettore può intuire gli spazi smisurati dei desideri non detti, i sentimenti intatti che durano soltanto un minuto, le fantasie amorose rese più trasgressive dall'insolita condizione. Ma Alice sa cosa vuole e come ottenerlo: urla, strepita, piange e, alla fine, centra sempre l'obiettivo, sia esso l'insperata guarigione o un bacio dato al medico più attraente. L'autrice della "Lettera d'amore" ha inventato una straordinaria satira, e dalla stanza di Alice ci avverte che la vita deve essere giocata, ora e subito. Il mondo che Stanley Elkin e Philip Roth hanno creato con i loro romanzi ha trovato una nuova scrittrice, coraggiosa, pronta a difendere quei confini con un ruggito e un sorriso.
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