Pellegrini e forestieri nel mondo antico
La nostra società tende ad assumere una forma sempre più multietnica. Le continue migrazioni di popoli ed i massicci spostamenti di profughi rendono centrale, a volte drammatico, il problema dell'accoglienza e dell'accettazione dello straniero. Al di là delle reazioni di paura o diffidenza e degli interventi di prima necessità, occorre ripensare e rifondare il nostro atteggiamento e la nostra responsabilità nei confronti di questo fenomeno. Scritto dall'Arcivescovo Francesco Gioia, un "addetto ai lavori", questo libro racconta come il problema fu affrontato nell'antichità, nella convinzione che "l'ospitalità del mondo antico può costituire un chiaro punto di riferimento per una cultura dell'accoglienza nel nostro tempo". Emerge, in particolare, come la proposta cristiana, nella storia dell'ospitalità, sia la più rivoluzionaria e la più consona alla dignità umana. Dio stesso si identifica con lo straniero, e da qui scaturisce il dovere, per ogni cristiano, di accogliere l'"altro", chiunque esso sia e da qualunque parte provenga.
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