Il dottor Sax
Quando nel 1959 Kerouac pubblica "Il dottor Sax", ha già alle spalle le due grosse esperienze di "Sulla strada" e "The Subterraneans". Non è dunque soltanto "il personaggio" per eccellenza della beat generation. Kerouac è lo scrittore che ce ne dà un ritratto in prosa. "Il dottor Sax" mantiene saldi legami stilistico-psicologici coi precedenti letterari di Kerouac e, in aggiunta, porta all'acme lo sforzo di stabilire un rapporto tra reale e assurdo, tra immagine metafisica e immagine tangibile. Ma c'è di più. Nella storia dell'adolescente franco-canadese turbato dal contrasto tra i rigori dell'educazione cattolica e la lettura quasi morbosa dei fumetti, già si annuncia quella letteratura "pop" affermatasi negli anni successivi. I personaggi suscitati dalla mente distorta del ragazzo - Faustus, il Conte Vampiro, la Contessa Vampiro, il genio benefico dottor Sax e il Grande Serpente suo nemico - creano un mondo esagitatamente fantastico, non estraneo a quello che conosciamo attraverso la lettura delle stripes, o delle gesta fantascientifiche e un po' crudeli di Batman e di Nembo Kid. Il tutto attraverso un linguaggio denso e contratto, fitto di immagini rapaci e di parole grottescamente composite, ma a tratti illuminato da subitanee e potenti accensioni liriche.