Di là dal fiume e tra gli alberi
Romanzo d'addio e più vecchio del "Vecchio e il Mare", "Di là dal fiume e tra gli alberi" è anche un romanzo di presentimenti e di disperata critica e autodifesa. L'ambiente è per gran parte veneziano: hotel Gritti, Harry's Bar, laguna e gente bene; pazzeschi e disperati modi di dire, di fare, di bere, di distruggersi con dolcezza. E tutto gira a folle intorno a un asse fragilissimo: l'amore (per troppi motivi impossibile), del cinquantenne colonnello americano per una ventenne nobile europea. Di un libro come questo si può forse dire che segni la maturità della disperazione; è certo, ad ogni modo, che in esso Hemingway sente la morte come un elemento chimico.
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