Bhagavad Gita
La "Bhagavad Gita" è considerata, a ragione, uno dei principali testi religiosi dell'Umanità. Composta nei primi secoli antecedenti la nascita di Cristo, racconta la vicenda esistenziale di Arjuna. Trovandosi ad affrontare in battaglia i propri cugini, Arjuna si rifiuta di combattere e dichiara che per lui è meglio essere ucciso che versare il sangue dei propri congiunti. Krsna, avatara di Visnu e suo auriga, lo ammonisce a scendere in campo e a compiere il proprio dovere. Spiega che i suoi scrupoli, solo apparentemente meritori, nascono dalla presunzione e dall'ignoranza: è la divinità che dà vita e morte. L'uomo deve conoscere quali siano i suoi obblighi e assolverli. Come si vede, Krsna sceglie la via più difficile e impartisce ad Arjuna una serie di insegnamenti etici e filosofici che qui si propongono al lettore. La traduzione è preceduta da un'introduzione e corredata di note che mirano a restituire al testo una dimensione storica e ideologica, sottraendolo a valutazioni devozionali e impressionistiche talvolta fuorvianti.