New York-Parigi senza scalo
"Perché bisogna passare tante ore della propria vita su formule, punti e virgola, e sulla nostra pazzesca orotgrafia inglese? Sono convinto che Dio non ha creato l'uomo perché scarabocchi sulla carta con una matita. Gli ha dato la terra e l'aria da godere. E ora anche le ali per volare." Con queste parole Charles Lindbergh, l' "Aquila solitaria", chiarisce la sua passione per l'avventura e introduce New York-Parigi senza scalo, un libro privo di ricercatezze formali che racconta in pagine di straordinario fascino e immediatezza la storia del periodo pionieristico dell'aviazione e dei suoi protagonisti. L'arrivo a Parigi, il 25 maggio 1927, dopo una 'tranquilla' trasvolata oceanica, sembra un avvenimento normale nella vita di chi considera assolutamente naturale rischiare la pelle su apparecchi tenuti insieme con mezzi di fortuna.
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