La storia dei sogni danesi
E se la Danimarca fosse il centro del mondo? E' quel che pensa di aver scoperto, in pieno Cinquecento, il conte di Morkhoj, un nobile danese studioso di Parecelso. Ne ha anche individuato il punto esatto, in un mucchio di letame all'ingresso delle scuderie. Nel corso delle sue letture, tuttavia, ha anche appreso che l'evoluzione della storia porterà con sè la fine dell'aristocrazia, e per evitare questa terrificante prospettiva ha fatto erigere un muro di cinta intorno alla sua tenuta e ha fatto bloccare tutti gli orologi. E' dunque ancora vivo e sprofondato nei suoi libri la notte di Capodanno del 1900 quando viene alla luce Carl Laudris, l'eroe che, nello scrivere la cronaca di Morkhoj, riscoprirà lo scorrere del tempo, traghettando bruscamente la tenuta del xx secolo.Le cose vanno ben diversamente a Rudkobing, in casa Teander, ricca famiglia di capitalisti a capo di un piccolo impero editoriale. Da loro di orologi ce n'é dappertutto e il senso del tempo regna sovrano, perché è noto che il tempo è denaro. Per questo alle nozze di Carl Laurids e Amalie Teander tutto, dalla cerimonia alla festa, è minuziosamente programmato, per mettere i tempi a passo con la Storia.Comincia così lo straordinario romanzo di una famiglia che non ha niente di convenzionale, un intreccio di vite rocambolesche in cui Peter Hoeg compone un gigantesco affresco della società danese e del nostro secolo. Un mondo che affronta la modernità e che in questo processo elebora dei sogni...
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