Il genio incompreso
"Se vuoi diventare un vero scienziato pensa almeno mezz'ora al giorno in maniera opposta a quella dei tuoi colleghi" diceva Einstein. Molte scoperte, infatti, richiedono anzitutto spregiudicatezza, creatività e apertura mentale, qualità che appartengono non solo agli scienziati più originali e anticonformisti, ma anche ai dilettanti, agli outsider 'semicompetenti', che hanno il coraggio di andare controcorrente e di pensare ciò che altri ritengono impossibile. In questo libro Di Trocchio presenta una serie di "errori giudiziari" della scienza - spesso riconosciuti ed emendati solo dopo molto tempo - che aprono alcuni interrogativi fondamentali sul progresso scientifico: come si passa da una teoria vecchia a una nuova? come nasce una grande invenzione? e, soprattutto, perché è stato così difficile capire e accettare rivoluzioni concettuali come la teoria copernicana e la relatività, o innovazioni tecnologiche epocali come la radio, la lampadina e l'aereo? Diversamente da numerosi storici della scienza che hanno affrontato astrattamente tali problemi, "Il genio incompreso" si colloca dalla parte di quelle idee e di quei ricercatori che hanno dovuto combattere contro le resistenze e i pregiudizi presenti persino all'interno della comunità scientifica, e cerca di far luce non solo sui problemi sociali ed economici, ma anche psicologici e metodologici che ostacolano il progresso umano.