La scrittura dell'eternità dorata
Composta nella primavera del 1956 è il frutto dell'incontro di Jack Kerouac con il pensiero buddhista. Il padre della Beat Generation racconta di avere raggiunto, in seguito a un mancamento, il "satori", l'illuminazione, e di aver in tal modo attinto l'"eternità dorata": la vera realtà è il "vuoto". L'eternità è tutto e niente, è vacuità, nulla è mai nato e nulla morirà. La saggezza del dahrma gli rivela l'antica intuizione di essere tutt'uno con l'universo, di far parte attiva della vivificante energia del Tutto.