Alessandro nel Medioevo Occidentale

Alessandro nel Medioevo Occidentale

Nessuna figura umana risvegliò mai tante fantasie mitiche, come quella di Alessandro Magno: forse perché nessuno, prima di lui e dopo di lui, visse così coscientemente e profondamente nel mito - ora Dioniso ora Ercole, ora Achille, ora Ciro di Persia. La sua eco attraversò la civiltà classica, la civiltà moderna: raggiunse la Kirghisia, l'Afghanistan, il Kashmir, il Pamir, la Mongolia, l'Etiopia, Singapore; forse la Cina. Alla vita e al mito di Alessandro, la Fondazione Lorenzo Valla dedica una serie di undici volumi, che raccoglie le fonti classiche di tipo storico e fantastico, i testi orientali, quelli del nostro Medioevo. Il primo volume pubblicato, che riguarda il Medioevo occidentale, comprende testi latini (da Leone Arciprete a Gualtiero di Chatillon), francesi (da Alexandre de Paris a Villon), inglesi (da "Le guerre di Alessandro" a "Alessandro e Dindimo"), spagnoli (Gonzalo de Berceo e "Il libro di Alessandro"), tedeschi (da Lamprecht a Rudolf von Ems). Alessandro è ancora l'essere senza limiti, che avevamo conosciuto in Curzio Rufo: l'appassionato della conoscenza suprema, l'eroe e la vittima della dismisura, il visionario, il mago e il profeta: ma anche l'uomo debole, vulnerabile e lacerato, come noi siamo.Edizione con testo a fronte.
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