Il volo
Un volo da Monaco a Roma può incrociare due destini, quelli di due occasionali compagni di viaggio, ma non solo. Così, i rapporti tra il protagonista narratore e Luca Dominianni, un uomo più anziano di qualche anno, forse più sapiente, tra l'affasciante, matura Carla Dominianni, sua moglie, e la giovane, bella Anna, la donna amata dall'inquieto narratore, e poi tra le due coppie, producono ora armonia, ora dolore e struggimento.Montefoschi lavora con leggerezza implacabile sulle occasioni della vita, sull'ineluttabilità della forza che associa le esistenze e le separa, le congiunge e le disperde.Una vicenda breve nel tempo - inizia in primavera e finisce in autunno - per due uomini intorno ai cinquanta, quegli anni che, pur essendo, oggi , ancora pieni di vita, non possono tuttavia eludere la minacciosa evidenza della "mezza età". Due uomini che soffrono di quel senso di spaesamento che è un'altra caratteristica dell'uomo non più giovane e non ancora anziano e che, simbolicamente, favorisce la nascita di un'amicizia a ottomila metri di quota, nel vuoto.I due uomini hanno cercato i propri punti di riferimento nelle loro donne, ma il romanzo di Montefoschi dimostra l'esistenza di un sentimento forte, istintivo, quasi più alto dell'amore e più intenso dell'erotismo: la solidarietà, l'amicizia, la certezza che, di fronte alle difficoltà psicologiche, di fronte all'oscurità, la salvezza è nel semplice rapporto umano, nell'abbandonarsi all'altro, come avviene nel commovente finale per le strade e le stanze di un ospedale di Innsbruck.Un itinerario interiore, ma anche esterno per una Roma archeologica, una pietrosa, abbagliante Ventotene e una Pusteria sorvolata ed esplorata.
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