La riva della vita minore
Sono gli anni fra il 1959 e il 1964. In Libia il dominio coloniale italiano è ormai storia e dal '51 si è insediata la monarchia senussita. Sull'onda dei mutamenti in atto nel paese, Gérard Conti, addetto commerciale dell'amasciata di Francia, abbandonato l'incarico, si accosta al mondo degli affari, e, guidato da giovanile curiosità, si immerge nella vita sociale del paese. In uno scenario di sopravvivenza del mondo di ieri europeo e autoctono, s'insinuano mille fermenti, cui danno corpo amabsciatori e mercanti, avventurieri e fuggiaschi, donne dal capo velato e dame di incerta condotta, cantastorie a caccia di uno specialissimo destino: Pierre Dexais, Andrew Papayoannis, Salem Feisal, Nureddin a la sposa ripudiata, al signora Gianambrogi, Frau Hilde Heller, Mustafa Khaled, Eudossia, Kaji e altri ancora, ognuno con la sua storia. Nel crogiolo delle due rive del Mediterraneo, vite e culture diverse si sfiorano e si sfuggono. Dalla costa all'altopiano, dalle rovine di Cirene al Cairo a Roma a Parigi, paesaggi e caratteri compongono un mosaico dagli imprevedibili colori, fluido e magnifico, in virtù di una scrittura giocata fra poesia e retorica, fabulazione e filosofia, racconto orale e parola letteraria.
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