Bruges la morta
"Bruges la morta", uscito nel 1892 in feuilleton sul "Figaro", racchiude tematiche provenienti da diverse correnti letterarie contemporanee: se l'impianto è decisamente simbolista vi si ritrovano suggestioni che vanno dal racconto gotico (in particolare il riferimento è ad E. A. Poe) al mélo, dalla novella naturalistica al misticismo. La città fiamminga di Bruges dal cielo livido ed acquoso, dal suono ovattato dei passi, la quiete dei beghinaggi, le brume, le luci smorzate, i monumenti austeri ed i canali in cui scivolano lentamente i cigni è lo scenario ideale che accoglie i sentimenti e gli stati d'animo del vedovo Hugues Viane, inconsolabile protagonosta del romanzo. La città per Hugues è 'sorella' nel dolore e nel destino di un passato sfuggito ed un presente dai contorni di pura finzione. E'questo il tema principale di Bruges la morta: la concordanza fra paesaggio e stato d'animo. A questo nodo centrale si interecciano altre tematiche trattate dall'autore con un'altissima scrittura poetica. Lavorando sulla parola e sul ritmo, Rodenbach ottiene quell'atmosfera avvolgente che cattura il lettore da subito e lo immerge in un clima particolare che permea ogni momento della vicenda narrativa, facendo rivivere, come davanti ad un quadro di Monet, risonanze ed emozioni.
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