Vendita galline km. 2
Delfina è una donna morta. L'orologio che segna il tempo della della sua storia di figlia degenere della ricca famiglia Pastalunghi non ha lancette e non ha cifre. Eppure lei, scrittrice fallita, tossicomane esperta in espedienti, rifiuto dei salotti milanesi, lesbica persa, insiste a credere di avere molti numeri e un'estrema speranza di vendetta: il suo amore, la sua Caterina. Certamente l'ingenua, balbettante, affascinante, giovane Caterina farà per lei quello che lei non è riuscita a fare. Distruggerà il potere odioso dei Pastalunghi, smaschererà la loro ipocrisia di industriali del tonno in scatola uccisori di delfini, difenderà il buon nome della morta ribelle. Delfina ne è sicura, o quasi. Non c'è molto da fidarsi. Non c'è nessuno di cui fidarsi, quando anche la tragedia va soggetta alla moda di trasformarsi in una farsa atroce. E intrighi paralleli che sembravano opposti possono rivelarsi complementari all'ultimo momento, come avviene in realtà nell'Italia dei potenti e come si dimostra in questo grande romanzo d'amore e di politica.
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