Il bastardo
In questo romanzo d'esordio (si narra qui la vita disgraziata di un vagabondo omicida figlio di una prostituta), del 1929, è già presente tutto il Caldwell migliore. Lo scenario e i temi sono quelli suoi tipici: gli stati del Sud con il loro proletariato violento, della sessualità stravolta e animalesca. La disumanizzazione è così piena da non concedere spazio alcuno al fascino decadente della brutalità primitiva, allorchè le vittime di ordinamento sociale schiacciante si mutano in carnefice. I temi , nella loro sensibilità archetipica (la morte, il sesso come incesto, la trasmissione della colpa) rappresentano l'eccesso tragico. Ma Il bastardo si ferma, e resta fedele alla materrialità dell'esistenza, senza aloni e senza riscatti poetici.
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