Storia facile dell'economia italiana dal Medioevo a oggi
Con grande spirito indagatore, il libro ripercorre le tappe più significative della storia economica italiana. Già nel Duecento, grazie all'intraprendenza di centri come Milano, Verona, Venezia, Genova, Pisa, Firenze e Siena, detentori di una capacità imprenditoriale senza eguali, è possibile scorgere una primitiva politica monetaria, consolidata poi in organizzazioni commerciali e finanziarie che raggiungono il loro apogeo nel Quattrocento. Questa stagione fertile si chiude però nel Cinquecento, quando da Oltralpe calano gli invasori stranieri e le guerre causano orribili ferite nel tessuto sociale della penisola. Il Seicento riconduce la realtà del paese a condizioni di "periferia" sottosviluppata, concludendo così un ciclo plurisecolare di sviluppo-prosperità-declino; anche Settecento e Ottocento sono secoli difficili, che portano all'unificazione politica ma non a quella economica. E nel Novecento, infine, quando pure si afferma l'industria, si assiste al contrasto stridente, ancor oggi irrisolto, tra l'iniziativa privata al Nord e l'asistenzialismo al Sud, mentre il problema più grande rimane quello del debito pubblico. Come abbatterlo è tema di cronaca quotidiana.