Tarantola
Uno strordinario collage di lettere in versi, apologhi, giochi di parole, fughe nell'allucinazione e nel sogno, in cui affiorano parabole di polemica sociale, piccoli capolvori d'umorismo, d'immaginazione e di saggezza zen: un "manoscritto incubo" - per usare un'espressione dello stesso autore - dove i periodi si trascinano, si contorcono e smaniano come tarantolati. Quando scrive Tarantola, Bob Dylan ha ventitrè anni ed è ancora "un giovane cantautore, un timido ragazzo giunto rapidamente alla celebrità che a volte scriveva poesie e che esercitava uno stranissimo effetto su moltissimi di noi" (sono parole dell'editore del libro). Di Tarantola si può dire ciò che Joan Baez ha detto delle canzoni di Bob Dylan: "La bellezza delle canzoni di Bob sta in ciò che egli sottintende senza dire. Ogni cosa ben fatta ha questa qualità"
Momentaneamente non ordinabile