La porta di Mandelbaum
Il confine tra Israele e Giordania passa per una strada fra due capanne, una volta proprietà di un certo Mandelbaum, e il passaggio tra una zona e l'altra è regolato dalla diffidenza, dall'ostilità, dall'odio. Freddy Hamilton, maturo funzionario di tanti consolati britannici, una carriera modesta e ossequiente, tocca quotidianamente con mano l'asprezza dei rapporti tra ebrei e arabi. Coinvolto in ogni tipo d'avventure, conosce l'altro personaggio di rilievo del romanzo, Barbara Vaughan, una professoressa inglese mezza ebrea di sangue e tutta cattolica di fede, venuta a Gerusalemme in pellegrinaggio e in cerca di un uomo. Muriel Spark con la sua prediletta tecnica a incastri, con le sue anticipazioni sovvertitrici della cronologia romanzesca, rivela un'indubbia intelligenza e abilità narrativa, sostenuta da uno stile asciutto e ironico particolarmente attento al quotidiano e al dettaglio di ambienti circoscritti, di un mondo in miniatura in cui fioriscono debolezze umane piccole e grandi e s'inseriscono presenze diaboliche.