Ventotto racconti
Autore irrequieto e tragico, esponente tra i più rappresentativi di quella che fu definita 'l'età del Jazz', F. Scott Fitgerald scrisse tra il 1920 e il 1940 più di un centinaio di racconti. Tra questi il suo coetaneo e amico Malcom Cowley ne ha scelti 28, i migliori e i più rappresentativi di ogni periodo della sua vita e della sua carriera. I 28 racconti costituiscono, sotto certi aspetti, anche una cronaca significativa di quel ventennio inquieto che va dalla fine della Grande guerra all'inizio dell'ultimo conflitto mondiale. Oggi, a due decenni dalla sua edizione italiana, questa opera di Fitzgerald alla pari dei suoi romanzi più famosi, "Il grande Gatsby" o "Tenera è la morte", si presenta come un classico: un momento importante dall'attività artistica dello scritto.