Poesie scelte (2 vol.)
Il sonetto, composizione in cui eccelse Trilussa, è nato sul quotidiano, per commentare a caldo il fatto del giorno, la moda del momento. Ma poeta della cronaca non vuol dire poeta nella cronaca. Anzi, i sonetti, staccati dall'occasione concreta per cui erano apparsi sui giornali dell'epoca e raccolti in volume, così come le altre famose composizioni, di cui questi due libri ripropongono il fior fiore, hanno acquistato via via un valore autonomo, sovratemporale, incisivo. Rileggendoli ci si accorge che la cronaca da cui sono nati è un fatto permanente, contemporaneo: la vita degli uomini, l'immutabilità delle leggi che segnano le vicende umane; vale a dire la violenza, l'astuzia, il calcolo, l'egoismo, la 'panza' che si beffa dell'Idea. L'attualità di Trilussa è quindi fuori discussone. La sua satira continua a graffiare, a suggerire meditazioni non moralistiche, ma critiche sui limiti della natura umana sull'ansia di giustizia che anima più che mai la nostra esistenza.
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