Pierre e Jean
"Pierre e Jean", il quarto romanzo di Maupassant e, secondo alcuni, il suo capolavoro, apparve nel 1888, nel pieno della grande stagione del naturalismo, e si impose subito come una delle opere fondamentali di questa nuova corrente letteraria. In questo romanzo l'autore, forse più prossimo alla poetica del suo padrino Flaubert che a quella del suo contemporaneo Zola, traccia con mano sicura la spietata analisi di un'anima tormentata e in lotta con se stessa. Nelle pagine dell'opera il lettore assiste allo svolgersi lento e inesorabile di una tragedia famigliare. I due fratelli Pierre e Jean, diversissimi per fisico e carattere, ma uniti nel loro tenero affetto per la madre, scoprono infatti una macchia nel passato della donna e questo, tra atroci rimorsi, porterà Pierre, il più sensibile dei due ad abbandonare la famiglia, dopo aver distrutto per sempre la serena atmosfera domestica nella quale era cresciuto. Un compiuto e affascinante étude psicologico nel quale Maupassant, senza abbandonare il suo consueto vigore narrativo, rivela una straordinaria capacità di rendere anche le più minute sfumature del carattere.