Medicina carnale
In pochissimi luoghi della poesia del nostro tempo la funzione sapienziale della poesia delle origini, la sua capacità di interrogare la materia per ottenere lo svelamento di una verità prelogica rivivono con tanta naturalezza e tanta forza come in questi poemetti di Jolanda Insana. Nessuna simulazione di oracolarità, tutto viene dall'impasto reale dei suoni e delle figure, dalla concretezza visionariadi una lingua che affonda le proprie radici nello stesso terreno di cui si nutre la metaforicità dei proverbi e dei sogni. Con questa voce oscuramente luminosa - e così densa che si potrebbe tagliare con un coltello se non fosse anch'essa un coltello, una lama per rivoltare e fecondare gli strati del visibile - la Insana può parlarci di sé e di noi come se al nostro comune destino spettasse ancora il privilegio del vaticinio.
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